Animali tra magia e stregoneria

Animali tra magia e stregoneria

Animali tra magia e stregoneriaRileggendo le antiche storie, i Grimori magici, quelli relativi alla Stregoneria, così come le numerose fiabe e leggende tramandate nel tempo, ritroviamo spesso come protagonisti animali, visti ovviamente da un punto di vista simbolico oppure come detentori di poteri straordinari.

Animali tra magia e stregoneriaI racconti e i Animali tra magia e stregoneriadocumenti che ci sono pervenuti soprattutto attraverso i processi della Santa Inquisizione, così come le tradizioni popolari, ci narrano delle streghe in stretta collaborazione con i più svariati animali; si racconta in particolare del gatto, dei rospi, dei pipistrelli e dei serpenti.

Non sapremo forse mai quanta effettiva autenticità ci fosse in tali affermazioni, rimane comunque improbabile pensare ad una vera e propria collaborazione nel senso stretto del termine, si trattava quasi certamente di un rapporto basato su un presupposto scambio di energie, una pratica molto simile a quella dello Sciamanesimo moderno.

Animali tra magia e stregoneriaGli animali additati come “collaboratori delle streghe”, provenivano tutti da una storia molto più antica che, nel bene o nel male, li aveva già messi in stretta relazione con le religioni e le superstizioni popolari.

In buona sostanza, ci troviamo ad analizzare una delle tante varianti di una pratica che sempre, dalla notte dei tempi, è rimasta viva ed è stata adoperata nei modi più svariati e immaginabili, quella della comunicazione tra l’uomo e gli animali. Questo tipo di rapporto, che non era soltanto inteso da un punto di vista prettamente affettivo, era a sua volta inserito in un contesto molto più vasto che vedeva la perfetta sinergia tra l’uomo e la natura, l’essere umano e le cose che lo circondavano, un rapporto di profondo rispetto e di reciproca collaborazione. L’epoca medioevale vide un profondo modificarsi di questo rapporto, sia sul piano culturale sia su quello emotivo; l’uomo iniziò a maturare l’idea di essere il solo e unico padrone della terra, modificò il proprio rapporto con l’ambiente e, con esso, anche il rapporto con gli animali.

Da queste premesse nasce la lenta ma costanteAnimali tra magia e stregoneria demonizzazione del regno animale e il suo progressivo asservimento a scopi malefici, sinistri, contrari alla Chiesa e al vivere civile. Questo progressivo decadimento del rapporto uomo ambiente non è comunque frutto di un repentino cambiamento di pensiero, riflette in realtà la nuova condizione della società rispetto al progresso che man mano andava acquisendo; la perdita di controllo sull’ambiente scatenava una conseguente perdita di controllo sul mondo animale e il bisogno di piegare l’ambiente stesso ai propri scopi innescava la scintilla di un vero e proprio scontro con gli animali stessi. Nello stesso tempo, l’affermarsi del cristianesimo anche con la forza, in certi casi, imponeva una necessaria rivisitazione in chiave simbolica del mondo animale al fine di contrastare le ultime agguerrite frange pagane.

Animali tra magia e stregoneriaLa Stregoneria quindi,Animali tra magia e stregoneria come movimento medioevale di rivolta verso una classe di potere soffocante, assume nelle sue pratiche le figure già demonizzate di animali, riflettendole all’esterno, di volta in volta, quali animali collaboratori delle streghe, animali che in realtà nascondono le sembianze di Satana, streghe che si mutano in animali per fuggire oppure nascondersi, animali usati come cavalcature per recarsi al Sabba, animali sacrificati durante i rituali e animali che diventano addirittura ingredienti indispensabili per filtri e pozioni.

Animali tra magia e stregoneriaTutte le tipologie appena elencate rappresentano delle specie ben definite di animali, già con alle spalle vecchie storie di valenze simboliche; gli animali collaboratori erano, ad esempio, il lupo, il gatto, gli uccelli notturni, cioè tutte quelle specie che potevano già vantare un passato simbolico ricorrente (non dimentichiamo che il termine strega deriva dal latino Strix, identificativo di uccello notturno).

Animali tra magia e stregoneriaUn caso a parte è quello degli animali che nascondono le sembianze di Satana, in questa categoria primeggia infatti il caprone, direttamente riferibile al dio pagano Pan, a sua volta mutuato dal cristianesimo per rendere visibile l’immagine del diavolo.

Gli animali come ingredienti delle pozioni magiche, traevano invece origine dagli studi antichi sulle loro virtù, oltre che alla tradizione mitologica assorbita in seguito dal paganesimo.

Helios

I commenti sono chiusi.