Villa Capriglio il sopralluogo (terza parte)

Villa Capriglio il sopralluogo (terza parte).

Villa Capriglio il sopralluogo (terza parte)

La scala era illuminata dalla scarsa luce che filtrava dalle imposte rotte, i gradini in pietra usurati dal tempo si susseguivano uno dopo l’altro immergendosi nell’oscurità.
Kate cercava di illuminare con la piccola torcia la discesa.
Le ombre tremolanti sulle pareti scrostate apparivano come beffarde e oscure guide per la Porta dell’Ade.

Arrivammo al piano, mi sorprese notare che era in ordine e pulito, a parte la polvere e qualche ragnatela che donavano allo scenario un aspetto antico e malinconico.
Procedemmo lungo il corridoio, piccole stanze si aprivano su entrambi i lati, probabilmente un tempo usate come dispense per riporre viveri di vario genere.

All’interno di una di esse su dei ripiani in legno, alcuni Arcani Maggiori erano esposti con cura, come fossero immagini di Santi.
Sulle pareti erano appese poche pagine di Invocazioni per lo più protettive a Divinità Pagane.
Per il resto non vi era nient’altro, nessuna scritta sui muri, né disegni, né rifiuti, non vi era segno dell’inciviltà dei numerosi ospiti che negli anni avevano devastato la settecentesca dimora; come se pochi avessero avuto modo o forse coraggio di addentrarsi fin lì.

La sala infondo al corridoio era illuminata dalle torce dei ragazzi che ci avevano precedute.
Sentimmo che chiamavano Giorgio, dalle loro voci concitate era evidente che lo avevano trovato.
Entrammo in quella che un tempo era stata la cucina, Giorgio era disteso su uno strano sedile in pietra, uno degli amici cercava di farlo bere da una borraccia ma invano; gli altri intorno con aria preoccupata gli domandavano cosa fosse accaduto, ma Giorgio non rispondeva, era immobile, lo sguardo perso nel vuoto, sembrava non sentirli.
Notai molteplici graffi su entrambe le braccia, come se fosse stato aggredito da un gatto selvatico, anche sul volto aveva diverse escoriazioni, mi chiedevo in che modo si fosse ferito in quella stanza quasi vuota.
Ad un tratto ruppe il silenzio, balbettò qualcosa e sollevò la mano indicando un punto in ombra della stanza.

Villa Capriglio il sopralluogo (terza parte)Ci avvicinammo per vedere cosa stesse indicando, nel pavimento c’era una buca, non si riusciva a vedere il fondo ma un’aria fredda ed umida fuoriusciva da lì.

 

 

 

Kate raccolse da terra una piccola pietra e la lanciò all’interno; poco dopo sentimmo il tonfo, calcolammo che la profondità doveva essere di circa 3 metri.

In quell’istante fu chiaro a tutti, eravamo davanti ad uno dei passaggi per i leggendari cunicoli di Villa Capriglio! L’entrata per accedere alle vie sotterranee, costruite circa 200 anni prima per condurre alla segreta Sala Ottagonale; il luogo dove folli uomini avevano consumato crimini efferati in nome del Demonio sacrificando innocenti fanciulle contadine.

La conclusione della nostra esperienza a Villa Capriglio, potrete leggerla nel prossimo articolo…Continuate a seguirci!

Villa Capriglio il sopralluogo (terza parte)

Lilith Triplice Exoterica

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