Il mistero dei Guanci

Il mistero dei Guanci

I Guanci sono uno dei popoli più misteriosi che abbiano mai abitato le Isole Canarie, una civiltà che ha lasciato ben poche tracce poiché venne quasi decimata dagli Spagnoli durante l’invasione dell’arcipelago, intorno al XV Secolo.

 

 

 

Alti, biondi, con gli occhi azzurri, questo popolo ha da sempre affascinato gli antropologi, soprattutto in ragione del fatto che tali caratteristiche fisiche sono del tutto anomale, una vera rarità locale. L’Enciclopedia Britannica parla dei Guanci attribuendogli una discendenza diretta dagli antichi Cro-Magnon, ma esistono anche evidenti legami con i Berberi del vicino Marocco, mentre altri ricercatori avanzano l’ipotesi che potrebbe trattarsi di una popolazione legata ai Celti dell’Europa occidentale.

Un mistero ancora oggi insoluto in una regione che di certo non è povera di enigmi, basti pensare alle sue connessioni con il mitico regno di Atlantide e con il Giardino delle Esperidi, due storie rispetto alle quali daremo maggiori particolari più avanti.

Ritorniamo quindi ai Guanci e ai loro molteplici misteri. Interessante notare come le loro caratteristiche differiscano da isola ad isola: biondi, dalla carnagione chiara e dagli occhi azzurri ad occidente; scuri, dalla pelle di color bluastro ad oriente, mentre il tipo aborigeno, quello che predomina nelle isole orientali, si presenta con occhi castani, di bassa statura e di carnagione notevolmente più scura rispetto a qualsiasi altro spagnolo peninsulare.

Altro fatto inspiegabile riguarda le loro manifestazioni, quasi primitive, nelle quali si inserivano espressioni culturali di altissima levatura, così come rimane ancora oggi senza spiegazione il fatto che la loro religione presentasse diversi paralleli sia con quelle mediterranee che con quelle dell’America pre-colombiana, quest’ultima molto più vicina al mondo dei Guanci visto che le famose Piramidi di Tenerife appaiono molto simili a quelle degli Aztechi e dei Maya.

 

I Guanci, inoltre, credevano alla vita nell’aldilà, praticavano la mummificazione dei corpi e proprio in questa occasione usavano un procedimento del tutto diverso da quello egizio e ancora oggi del tutto sconosciuto.

 

Attraverso l’uso di sostanze vegetali e altre procedure non ancora scoperte, riuscivano a ridurre le salme, dopo l’operazione, al peso di 3-3,5 chilogrammi. Altro enigma riguarda poi la scrittura, della quale abbiamo alcune testimonianze rintracciabili nei segni scoperti sulle rocce di Las Palmas e Hierro; entrambe le incisioni costituiscono ancora un enigma per la scienza.

 

 

Uno dei tanti anelli mancanti alla catena dell’evoluzione?
Forse è troppo presto per dirlo, ma di certo la civiltà dei Guanci lascia intravedere ben più vasti orizzonti, orizzonti che si allargano nel tempo e che assumono un nome carico di fascino e fitto mistero: Atlantide.

 

Non sono stati pochi coloro che hanno proposto le canarie come una delle ultime parti emerse dell’immenso continente di Atlantide; è opportuno però far notare che le isole si innalzano direttamente dal fondo dell’oceano da una profondità di circa tremila metri e sono state formate da vulcani sottomarini durante la fine dell’era Terziaria, ovvero circa 2,5 milioni di anni fa.

 

 

In ogni caso, anche se la teoria delle Canarie come ultima testimonianza di Atlantide rimane ancora in fase di studio e di ricerca, non dobbiamo dimenticarci dei Guanci e del mistero insoluto della loro origine. Da dove arrivarono i Guanci?

Non certo dall’Africa, continente nel quale nessun serio antropologo si sognerebbe di far derivare una razza ariana; rimane la spiegazione che mette in gioco i Berberi, indicandoli come progenitori dei Guanci che, a loro volta, sarebbero venuti dall’Arabia dopo aver attraversato il deserto del
Sahara.

Per quanto questa possa apparire come la soluzione, rimane ancora un dubbio: Nessuno può affermare con sicurezza che Arabi e Ariani siano originari dell’Arabia o della Palestina, e le stesse leggende di questi popoli affermano la loro provenienza da oltre l’Oceano Pacifico.

Ripercorriamo brevemente il racconto relativo all’antico continente sommerso: dai racconti di Platone riportati nel Timeo e nel Crizia, aldilà delle colonne d’Ercole esisteva un antico continente in mezzo al mare Atlantico il cui nome era Atlantide. Il suo territorio, molto vasto, comprendeva anche il tratto dalle Canarie alle Azzorre, fino alle isole Bahamas, l’intero continente era governato da dieci regnanti. Esistono in effetti delle curiose somiglianze tra la descrizione di Atlantide e il popolo dei Guanci; anche questi ultimi avevano dieci Re (Mencey), e proprio i Guanci rimasero stupiti quando videro arrivare gli Spagnoli, confessando candidamente di aver sempre pensato di essere gli unici sopravvissuti alla paurosa catastrofe che distrusse la loro terra originaria.

Ultima curiosità legata al popolo dei Guanci: l’etimologia di questo termine, nella loro lingua, significa Guan(discendenti) Chinech (di Tenerife), ovvero i discendenti, i primi e gli unici abitanti di Tenerife; il mistero si infittisce ancora di più!

Robert Straw

 

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