L’uomo con il cappello

L’uomo con il cappello

L'uomo con il cappello

Comincio questo mio articolo ponendovi una domanda.

Quanti di voi han mai sentito parlare dell’uomo con il cappello?

Sicuramente la maggior parte di voi non conoscono l’argomento che tratterò quest’oggi.

Ebbene l’uomo con il cappello è una figura invece molto conosciuta in ogni parte del mondo. Che se ne parli come Shadowman o Hombre con el sombrero rimane sempre una figura associata al maligno.

Difatti molte sono le testimonianze che ne parlano in maniera del tutto negativa; nella maggioranza dei casi han descritto questo essere (se così potremo identificarlo) alto, con il volto non visibile se non per il colore dei suoi occhi che tendenzialmente appaiono rossi o del tutto neri, per un cappello o in altri casi un cilindro e a volte un bastone. La figura il più delle volte viene intravista nella penombra, con lo sguardo fisso rivolto verso il malcapitato, molto spesso prima che faccia la sua comparsa se ne sente la presenza, si ha la sensazione di essere osservati, e un inquietudine che toglie quasi il fiato. Pochi sono i casi in cui questa oscura presenza intenta un dialogo e per lo più il suo incontro dura pochi minuti, ma molto intensi, a causa della  paura che questa figura trasmette, dopodichè scompare, come se si volatilizzasse o sfumasse d’avanti agli occhi. Molti associano l’uomo con il cappello agli esseri chiamati Los Voladores di Castaneda, esseri che si alimentano delle paure o meglio dall’energia che tali paure scaturisce. La psicologia invece giustifica il tutto come delle paure inconscie che agiscono sulla psiche che crea l’illusione che prende forma (discorso che per l’amico invisibile nel periodo infantile si associa invece ad una mancanza affettiva o ad una difficoltà a relazionarsi con il mondo esterno).

 

Sono molti i casi di bambini che assicurano di vedere entità paranormali. Per gli specialisti medici è una confusione propria di quella età nella quale molti piccoli con problemi nel relazionarsi ricorrono a questi “amici invisibili” come autodifesa contro l’isolamento integrandoli pienamente nella loro vita giornaliera.
Altri invece come parapsicologi e sacerdoti credono che in molti casi il piccolo arrivi a percepire qualcosa di reale. Molte delle apparizioni che molti bambini vedono sono dovute secondo gli esperti ad una sensibilità speciale.

 

L’uomo con il cappello, non sempre viene raffigurato come un essere maligno; alcune volte un uomo con le stesse caratteristiche, per quel che concerne l’abbigliamento ( cappello e bastone ), ma con il volto ben visibile e dalle similitudini “umane” viene a presentarsi dinanzi a esterefatti testimoni, in sogno, nel sonno veglia o addirittura nella realtà.

A tal proposito abbiamo raccolto la testimonianza di una giovane donna che ci ha concesso un intervista e ci ha raccontato la sua storia; naturalmente per motivi di privacy non riveleremo la sua identità, chiameremo la nostra testimone con il nome fittizzio di Brenda. L’intervista in questione è incentrata sull’uomo con il cappello ma spazia anche su argomenti che potrei comunque considerare in qualche modo correlati.

Edward Litor Mitchell (Exoterica) : Grazie Brenda per avermi concesso quest’intervista nella quale testimonierà di vari incontri avuti con questa figura surreale qual’ è l’uomo con il cappello.

Comincio con una domanda quasi ovvia; quando quest’uomo ha cominciato a manifestarsi nella sua vita?

Brenda: Ciao Edward, grazie a voi di Exoterica per avermi offerto l’opportunità di condividere questa esperienza incredibile. Mia madre racconta che io alla tenera età di un anno spesso indicavo una parete e ripetevo continuamente “uomo nero”, lei ovviamente non ha mai visto nulla e pensava che avessi già una fervida immaginazione,anche se crescendo anche lei si è ricreduta per alcuni episodi razionalmente inspiegabili vissuti da lei stessa e tramite me. Ma tornando al mio uomo nero, ricordo bene la sua prima manifestazione, avevo 4 anni c’era una festa in casa mia, e alcuni cuginetti per gioco mi chiusero in camera da letto sola e al buio, io iniziai a bussare alla porta e gridare, ad un tratto ebbi la sensazione di non essere sola, mi voltai e vidi spostare le tende e una sagoma alta scura con cappello (cilindro) e mantello avanzò verso di me, a quel punto terrorizzata urlai piangendo, e con un balzo accesi la luce, la figura svanì.

E.L.M. (Exoterica): Mi racconti dei vari incontri da lei avuti con questa entità, in sonno veglia e non.

Brenda: Come ho già detto la prima volta fu a 4 anni, non ho ricordi da quell’età fino ai 13 anni a parte a volte avvertire la presenza di qualcuno vicino a me, o addirittura sentirmi accarezzare i capelli o il viso prima di addormentarmi. A 13 anni invece accadde qualcosa di molto strano, ero sola in casa, e non mi sentivo bene avevo forte mal di testa da non riuscire a tenere gli occhi aperti dato che anche la luce peggiorava il mio dolore, presi dall’armadietto delle medicine un flaconcino convinta fossero gocce per il mal di testa, daltronde erano sempre state li sul secondo ripiano, ma quella volta non erano li e fini col prendere 60 gocce di tranquillanti, me ne resi conto troppo tardi quando il mio stato peggiorò, respiravo a fatica il cuore batteva in modo irregolare, la vista si annebbiava e non avevo forza di muovermi ne di reagire, scivolai sul pavimento del bagno, l’ultimo ricordo (se di questo si trattò) fu l’immagine dell’uomo nero sull’uscio della porta, dopo il buio. Mi ritrovai in ospedale, avevo dormito 48 ore, un’intolleranza al farmaco mi aveva ridotta in coma, al mio risveglio mi dissero che io stessa avevo chiamato i soccorsi, e che l’ambulanza mi aveva trovata a terra sul ciglio della strada davanti al portone di casa. Non so cosa sia successo quella sera, forse a causa del farmaco non ricordo di aver chiamato i soccorsi e di essermi trascinata giù, oppure il mio uomo nero col cappello lo ha fatto per me, chissà. Un’altra esperienza, ma questa volta onirica mi torna alla mente, era notte mi trovavo in una piazza con dei lampioni antichi tipici dei primi del 900′, alla mia destra vedevo una chiesa con una gradinata, tutto sembrava in marmo bianco, c’erano aiuole ben curate e un cancello scuro. Ricordo che sentì come un sussurro, e girandomi vidi l’uomo nero col suo mantello e cilindro si divertiva ad apparire ai piedi di uno dei lampioni per poi svanire e riapparire in un’altro posto, ogni volta che cercavo di avvicinarmi per vederlo in volto lui spariva..ma alla fine lo vidi.

Exoterica: L’uomo continua a farle visita tuttora?

Brenda: Si in modo differente, ma è sempre con me.

Exoterica: Mi descriva, per quanto le è possibile, questa figura.

Brenda: È un uomo alto circa 180 cm longilineo, ben curato, occhi scuri, capelli brizzolati, sui 45 o 50 anni.

 

Exoterica: Pocanzi mi ha detto che lei possiede delle doti medianiche, tra le quali la scrittura medianica; le è mai successo che questa entità si fosse presentata a lei anche attraverso tale scrittura?

Brenda: Si, comunico con lui tramite scrittura automatica dall’età di 16 anni.

Exoterica: Potrebbe sussistere, secondo lei, l’ipotesi che si tratti di una figura benevola come ad esempio lo sono gli angeli custodi?

Brenda: Si lui è decisamente una guida.

Exoterica: Lei è credente?

Brenda: Non credo nelle religioni, credo in ciò che unisce e non in ciò che separa.

Exoterica: Crede sia possibile che esseri provenienti da altre dimensioni giungano fino alla nostra per comunicarci dei messaggi?

Brenda: Decisamente si, a volte lo fanno nei modi più disparati, ma il modo più semplice è chiedere, rilassarsi ed ascoltare.

Exoterica: Ha mai avuto, in altre occasioni, contatti con altre entità? E se si, erano entità benevoli o maligne?

Brenda: Si, ho avuto molte esperienze in tanti anni di studi e di pratica, e specialmente al principio quando non avevo la giusta preparazione ho avuto esperienze negative.

Exoterica: Lei crede nella vita dopo la morte?

Brenda: Si, credo nella Vita dopo la morte, avendo da anni contatti con entità disincarnate non potrei dubitarne ancora, anche se sono sempre alla ricerca di conferme, e spero che un giorno le avremo e che tutto ciò che oggi viene definito paranormale rientri nella sfera del normale, e scientificamente provato..fino ad allora possiamo solo affidarci alla fede, o all’istinto.

Exoterica: Grazie Brenda, a nome mio e del team di Exoterica, per averci rilasciato questa esaustiva intervista.

Conclusioni: Ebbene non possiamo accertare se l’uomo con il cappello possa essere frutto dell’inconscio o un prodotto della nostra mente, tesi sostenuta come detto anteriormente dalla psicologia, come non possiamo neanche esimerci dal considerare che non tutti i casi possano essere di natura psichica.

D’altronde si può dare risposta a ciò che conosciamo e non a ciò che per noi potrebbe essere ancora ignoto; perciò sento di poter condividere pienamente il pensiero finale di Brenda nell’intervista.

Edward Litor Mitchell

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