Amuleti

AMULETI

Il termine Amuleto deriva dal Latino Amuletum il quale, a sua volta, deriva dalla voce Amoliri che significa “allontanare”, molti eruditi invece usano Jamala, che in Semitico significa “portare”.

Secondo gli studiosi, l’Amuleto è una figura, una medaglia o un qualsiasi altro oggetto facilmente trasportabile, al quale si attribuiscono poteri e facoltà soprannaturali.

Le facoltà principali che vengono attribuite agli Amuleti riguardano essenzialmente la difesa contro i sortilegi, le malattie, gli incidenti e quanto di negativo possa derivare da altre persone; tutte queste prerogative, non ultima la possibilità di dare sollievo a chi li indossa, sono i principali tratti distintivi che separano nettamente, in termini magici, gli Amuleti dai Talismani. Troviamo traccia di questi manufatti fin dalle epoche più remote; gli Amuleti preistorici erano per lo più formati da pietre, argilla, corno o bronzo, e assumevano la forma di un disco, di una ruota o di un martello.

Man mano che le tecniche manuali progredivano, anche gli Amuleti divennero sempre più complessi e per la loro fabbricazione vennero utilizzate pietre preziose, metalli, piante medicinali e persino pezzi di animali.

La scoperta delle proprietà magnetiche proprie di alcune pietre preziose portò all’idea che fossero anche in grado di guarire alcune malattie; si iniziarono a distinguere allora gli Amuleti medicinali o curativi da quelli protettivi, impiegati cioè esclusivamente come protezione contro gli spiriti cattivi e le negatività in genere.

L’idea di paragonare lo splendore delle pietre preziose con quello degli astri venne molto tempo dopo così come la conseguente deduzione che tra i due poteva esistere una sinergia, una sorte di relazione che, se saputa sfruttare, poteva apportare maggiori benefici a chiunque indossasse un Amuleto costruito seguendo questa logica.

L’idea di incidere sopra l’Amuleto dei simboli sacri, al fine di aumentarne la potenza, ebbe origine in Mesopotamia e successivamente in Egitto; i materiali impiegati per la costruzione erano soprattutto di origine minerale, animale e vegetale quali ad esempio l’argilla, la selce, denti e artigli, semi, resine, radici; non si disdegnavano comunque materiali anche di origine umana, nella credenza che riprodurre un male potesse in qualche modo scongiurarne il suo ritorno; in questo senso sono molti i ritrovamenti di Amuleti formati da calcoli biliari o dal primo dente caduto.

L’antico ricordo di usare materiali quasi sempre di origine minerale, animale e vegetale è rimasto quasi intatto tra i moderni Maghi, che ancora usano accoppiare alle pietre una conseguente figura incisa così come riportato dalla tabella:

AMETISTA

UN OSSO

BERILLO

UNA RANA

CALCEDONIO

UN UOMO A CAVALLO

CRISOLITO

UN ASINO

CORALLO

UOMO ARMATO DI SPADA

SMERALDO

UNO STORNELLO

GRANATO

UN LEONE

ONICE

UN CAMMELLO

SARDONICE

UN’AQUILA

SELENITE

UNA RONDINE

TOPAZIO

UN FALCONE

ZAFFIRO

UN MONTONE

L’incastonatura delle pietre seguiva ovviamente un processo identico a quello descritto sopra, lo stesso dicasi per la montatura, per la quale venivano scelti i metalli in base alla natura delle pietre e alla loro corrispondenza astrale; il Berillo si incastonava con l’Oro, il Giacinto con l’Argento, la Perla soltanto in collana. Così come per i Talismani, anche gli Amuleti possono essere suddivisi in varie categorie, a seconda del loro metodo di fabbricazione, dello scopo e dei materiali usati; in questo senso avremo degli Amuleti terapeutici, protettivi, erotici, apotropaici, energetici.

Sintetizzando tra le tante varie definizioni, possiamo giungere anche in questo caso a quattro grandi categorie: Amuleti Benefici, Amuleti Malefici, Amuleti Naturali e Amuleti Artificiali.

In base alla proprietà dei vari manufatti avremo i seguenti quattro gruppi:

  • Primo Gruppo: Amuleti atti ad impedire o allontanare particolari manifestazioni o fenomeni naturali quali i fulmini, le tempeste, la grandine, particolari malattie; si tratta degli Amuleti nati per proteggere le persone, gli animali, le case.

  • Secondo Gruppo: Amuleti che hanno la proprietà di immunizzare da particolari mali e malattie, di prevenire e di curare; si tratta di manufatti a scopo esclusivamente terapeutico, molto conosciuti nel Medioevo e ricercati per la loro caratteristica di curare in particolar modo la peste.

  • Terzo Gruppo: Amuleti contro le Streghe, il malocchio, le fatture, le negatività in genere.

  • Quarto Gruppo: In questo ultimo gruppo vengono classificati tutti quegli Amuleti che posseggono la facoltà di attirare la buona sorte, di contrastare l’odio e di rendere la vita serena.

Volendo infine allargare l’immagine degli Amuleti che ci viene data dai quattro gruppi appena esposti, possiamo ulteriormente espandere il nostro punto di vista analizzando questi particolari manufatti in base alla loro origine e al loro scopo.

Amuleti di origine animale: Vengono solitamente usati a scopo profilattico o antimalefico e provengono esclusivamente da organi di animali.

Originariamente venivano adoperati dai cacciatori al fine di assumere le stesse caratteristiche della propria preda; nei vari tempi gli Amuleti appartenenti a questa categoria che sono stati riscontrati con maggior frequenza sono: i denti dell’alce, le zanne del cane, le corna del cervo, le mascelle e i denti del cinghiale, la mascella destra del coccodrillo usata come afrodisiaco, le zanne del lupo, la pelle o lo scheletro del serpente, i denti di squalo, i peli del tasso, le unghie e la coda della volpe.

Alcuni dei “materiali” appena elencati vengono ancora oggi comunemente usati, ma anche alcune parti provenienti dal corpo umano trovarono anticamente posto in questa particolare categoria.

Il cranio veniva usato per allontanare il mal di denti, i frammenti del cordone ombelicale erano molto ricercati per la loro supposta capacità di guarire le cefalee, le estremità intestinali erano materia principale per i filtri afrodisiaci, i denti favorivano la dentizione infantile, lo scalpo per gli Indiani d’America faceva assumere le virtù guerriere al vincitore.

Restando ancora nel mondo animale, rimane da registrare una curiosa e antica credenza che attribuiva particolari forze energetiche alle anomalie e alle mostruosità; in tal senso erano elementi particolarmente ricercati per la confezione di potenti Amuleti le fibrosità, l’albinismo, le escrescenze, oppure le lucertole che presentavano due code, considerate ancora oggi un potentissimo Amuleto per il gioco del lotto.

Amuleti naturali di origine minerale: Si tratta per la maggior parte di pietre, gemme e metalli che nel tempo hanno assunto valenza magica e simbolismo occulto; parleremo in seguito delle pietre riferite agli Amuleti, ricordiamo soltanto che sulla scorta della magia simpatica, si instaura un processo di analogia che collega tra loro due entità; su queste basi ogni pietra emana radiazioni cosmiche che vengono assorbite dall’individuo che la porta addosso.

Amuleti naturali di origine vegetale: L’usanza di usare elementi provenienti dal mondo vegetale, (radici, foglie, fiori, frutti), al fine di confezionare potenti Amuleti, affonda le proprie radici nella remota antichità; anche in questo caso ci si affida alla legge delle analogie e i materiali utilizzati presentano sempre una marcata somiglianza con gli organi del corpo umano che sono preposti a proteggere, oppure vagamente somiglianti alla forma dell’arma rispetto alla quale assumono valenza difensiva.

A questa categoria appartengono piante antiche e leggendarie quali il Legno Stregonio, (Pirus aucuparia), utilizzato nel Medioevo per proteggersi dalle Streghe, la Polmonaria, (Polmonaria officinalis), utilizzata contro il mal di petto, la Noce usata per prevenire e guarire il mal di testa.

Amuleti artificiali a imitazione di quelli naturali: Si tratta di Amuleti di qualsiasi tipo che riproducono quelli naturali ma che utilizzano materiali di diversa origine al fine di richiamare forme animali, vegetali o di parti del corpo umano. A questa categoria, molto vicina ai riti superstiziosi locali, appartengono i Cavallucci Marini molto usati nel Napoletano, i Corni Rossi tipici dell’Italia, del Portogallo e dei Paesi Latini, i Denti di animale africani, la Mano di Fatima della quale parleremo più approfonditamente in seguito e la Mano che fa le Corna diffusa in quasi tutto il mondo.

Amuleti artificiali con simbologie astrali: Amuleti che riproducono gli astri o diverse forme geometriche (la luna, il cerchio, il triangolo, l’esagramma, ecc.).

Amuleti artificiali con varie simbologie: In questa categoria rientrano le più svariate forme di Amuleti, anche quelle più moderne o quelle che spesso non si sospetta provengano da questa antica tradizione; in tal senso avremo l’anello, il bracciale, il chiodo, la collana, le pietre preziose.

Amuleti di guerra: Questa categoria, che a molti potrebbe, a prima vista, apparire quantomeno strana, venne stilata sulla scorta delle osservazioni effettuate durante la guerra del 1915/18; venne infatti rilevato che tra i soldati era invalso un enorme rifiorire degli Amuleti che variavano a seconda della nazionalità di chi li indossava.

I soldati Inglesi erano soliti portare nelle tasche pezzetti di pelle di gatto nero, gli Austriaci avevano ali di pipistrello cucite nell’uniforme, i Bavaresi fuscelli di selce imbevuti del proprio sangue e i Francesi monete d’oro.

I soldati Italiani portavano sempre con se mani a corna, ossicini di morti composti a rosario e scapolari, particolari Amuleti composti da frammenti cartilaginei di aborti, detti anche “Anime Pagane”.

Presso le famiglie non era insolito trovare Amuleti composti dal terriccio delle trincee che veniva inviato dal fronte dai loro cari.

Aviatori e piloti dipingevano sul proprio velivolo figure di animali quali gatti, rondini e gufi.

Gli Amuleti più preziosi e ricercati erano invece rappresentati dai proiettili estratti dal proprio corpo, dalle schegge di granata, dalle stellette e dai bottoni dei soldati caduti.

Amuleti malefici: La distinzione che spesso si riscontra quando si argomenta sugli Amuleti e che suddivide questi ultimi in benefici e malefici, non sempre corrisponde alla realtà; data la natura stessa di questi manufatti (per Amuleto si intende un oggetto che allontana), sarebbe improprio affermare che un Amuleto possa contenere energie o qualità negative.

Questa precisazione non prescinde dal fatto che, in ogni caso, una valenza malefica è comunque rilevabile, pur non trattandosi di Amuleti Malefici, bensì di quelli che vengono comunemente definiti “Oggetti di Sortilegio”.

Gli Oggetti di Sortilegio, spesso elementi o residui provenienti da un rituale malefico, appartengono a quattro distinte categorie:

  • Prima Categoria: Oggetti Simbolici che rappresentano il soggetto contro il quale sarà indirizzato il maleficio; si tratta di una fotografia o di un feticcio, all’interno del quale trovano posto elementi organici appartenenti al soggetto da colpire. Classico esempio sono le Bambole Dagida, rese famose in molti film horror e comunemente usate nei rituali del Vodoo.

  • Seconda Categoria: Oggetti Personali; capelli, unghie tagliate oppure elementi naturali come della terra o delle piante nel caso il soggetto del maleficio sia un bosco.

  • Terza Categoria: Oggetti di Contatto; una scarpa, una camicia, un fazzoletto, tutto quello che sia stato a contatto fisico con il soggetto vittima del maleficio.

  • Quarta Categoria: Oggetti Attivi, si tratta di particolari oggetti “suggeriti” o fatti venire in possesso a colui che dovrà subire il maleficio e che sono stati precedentemente caricati negativamente dall’operatore.

Helios

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