Angeli e Demoni Terza parte

Angeli e Demoni Terza parte

ANGELI E DEMONI (TERZA PARTE)TRACCE STORICHE

La figura dell’Angelo, intesa nella sua specificità, è presente soltanto in quelle che vengono chiamate le “religioni del Libro”, ovvero nelle confessioni basate su un testo sacro che i fedeli ritengono essere stato rivelato direttamente da Dio: questo scenario comprende: la religione Ebraica (la Bibbia, limitatamente all’Antico Testamento), la religione Cristiana (la Bibbia per intero e il Nuovo Testamento), e la religione Islamica o Musulmana (il Corano).

Se da un lato risulta molto più semplice spiegare il perché della presenza angelica all’interno delle religioni monoteiste (il bisogno di un mediatore tra l’uomo e la divinità), molto più complicato è tentare di risalire alle origini di queste misteriose figure.

Nelle religioni politeiste i singoli dei spesso si fanno vedere e agiscono direttamente nei confronti dell’uomo; anche in altri credi si ritrovano spesso delle figure soprannaturali intermedie, le cui funzioni sono molto simili a quelle degli Angeli, ma le loro figure iniziano a diventare sempre più vaghe quando ci spostiamo verso le culture orientali, a partire dalla Persia per finire in Oriente.

Gli inizi della storia dell’uomo sembra siano stati caratterizzati dalla presenza di spiriti della natura, entità benefiche che presiedevano ai vari elementi; a queste si contrapponevano gli spiriti diabolici, vere e proprie incarnazioni del male, spesso visibili in alcune pitture rupestri della nostra preistoria.

A questo punto le opinioni tendono a divergere: secondo alcuni studiosi gli Angeli deriverebbero dai Mani, ovvero dalle anime divinizzate dei defunti; l’idea che gli spiriti degli umani, dopo morte, divenissero protettori dei viventi è di sicuro molto antica, ma forse da sola non basta a spiegare il mistero angelico.

In ogni caso questa ipotesi ci indica almeno un punto dal quale partire, le religioni mediorientali, presso le quali era profondamente sentita l’idea di entità intermedie poste tra la dimensione umana e quella divina.

Il viaggio inizia dalla città di Ur, fondata intorno al 4000 a.C. nella valle dell’Eufrate; proprio in questo luogo venne ritrovata una stele raffigurante una creatura alata nell’atto di versare da un’anfora l’acqua di vita nel calice di un re.

Angeli e Demoni (Terza parte)All’interno del pantheon delle divinità assiro-babilonesi molte sono le figure che ricordano i nostri Angeli, un esempio per tutti è dato dai “Sukkali”, posti al servizio del dio Anu. La tradizione rabbinica, inoltre, ci informa che i nomi degli angeli nacquero proprio a Babilonia, durante la deportazione del VI secolo a.C.; è logico supporre che l’angelologia ebraica abbia tratto molte informazioni anche dalla città di Ur, all’interno della quale esisteva, tra l’altro, la raffigurazione di giganteschi grifoni alati, molto simili alle creature descritte nel libro dell’Esodo, nel secondo libro di Samuele e nei Salmi.

Anche in Egitto ci ritroviamo in presenza di misteriose creature dotate di ali; la dea Bes, ad esempio, aveva due paia d’ali.

Arriviamo così in Persia, dove si ricorda come Ahura-Mazda (il “Saggio Signore”) generò sei entità (Amesha Spenta, gli “Immortali Benefici”).

Sempre rimanendo all’interno dello Zoroastrismo persiano, non possiamo non ricordare la Fravashi, un essere che presenta le stesse caratteristiche del nostro Angelo Custode.

Angeli e Demoni (Terza parte)La situazione sembra Angeli e Demoni (Terza parte)cambiare quasi totalmente in Grecia, dove incontriamo le figure di Ermes e di Iride, ricordati come messaggeri degli dei, funzione che li accomuna con gli Angeli della Bibbia.

Angeli e Demoni (Terza parte)Altra presenza greca è quella dei Daimones, anime buone e cattive di antenati che fungevano da mediatori e protettori degli uomini.

Anche l’Islam contempla l’esistenza degli Angeli, tanto che nel Corano vengono citati per ben ottantotto volte.

Anche in questo caso l’Angelo assume il ruolo di messaggero, è dotato di ali e si presenta come una creatura avvolta in una luce splendente e perfetta.

Procedendo verso Oriente le mitologie diventano sempre più complesse; sia nell’Induismo che nel Buddismo gli Angeli sono esseri intermedi, costantemente attivi e spesso in contatto con gli uomini.

Angeli e Demoni (Terza parte)La tradizione Vedica e quella Buddista ricorda Angeli e Demoni (Terza parte)i Deva, spiriti benigni a loro volta suddivisi in Chohan (I Grandi Deva) e Mahachohan (i Grandi Chohan); a questi si affianca un’altra categoria, di natura eccelsa, i Dhyan Choan.

Da notare che molti degli spiriti presenti nelle culture orientali, quando non vengono collegati ai nostri Angeli, sopravvivono comunque nel pensiero occidentale; infatti, loro riflessi sono le fate, i folletti, gli elfi, gli gnomi e quasi tutti coloro che formano il cosiddetto “Piccolo Popolo”.

Helios

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